Sotto un cielo stellato, una serata da non dimenticare

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Sarà stata la bellezza del nostro parco, le tante persone presenti, l’originalità della proposta, l’entusiasmo dei partecipanti, ma questa serata è stata veramente particolare.

Nata da una proposta fatta a fine luglio dall’amministrazione (“sarebbe bello fare una serata sotto le stelle”), l’idea  è stata subito ripresa ed arricchita da diverse associazioni. Perché allora non aggiungere una cena all’aperto nel parco? Perché non proporre di passare la notte lì, con tende, sacchi a pelo, coinvolgendo bimbi e genitori facendo vivere loro una esperienza diversa dal solito? Perché oltre a una conferenza sulle stelle, con un relatore d’eccezione, Fabio Peri, direttore del civico planetario di Milano, non coinvolgere gruppi di astrofili con i loro telescopi?

Come sempre succede in questi casi c’è chi ha colto al volo questi stimoli e ci si è buttato a capofitto,  portando anche altri a superare i dubbi dovuti al poco tempo a disposizione per organizzare un evento così articolato. L’entusiasmo può essere contagioso, come in questo caso, dove ognuno si è dato da fare secondo le sue competenze.

Una volta reso noto l’evento, le richieste di partecipazione sono state veramente tante. Per quanto riguarda la cena, ciò ha costretto gli organizzatori, che avevano  posto un primo limite numerico, a superarlo abbondantemente (purtroppo limiti oggettivi hanno imposto di rifiutare le numerose richieste pervenute all’ultimo).

Le centinaia di persone che hanno in vario modo partecipato alla serata sono state la testimonianza concreta che anche iniziative che possono sembrare un po’ troppo impegnative si possono fare. Il bello del volontariato, quello che non si ferma davanti alle difficoltà è proprio questo: aprire nuove possibilità, non fermarsi davanti alle difficoltà, sapersi organizzare, creare collaborazioni, costruire rapporti positivi con le istituzioni… in una parola: dimostrare che anche in questo si può essere lievito sociale, si può creare partecipazione, si può essere comunità.

Hanno a vario modo collaborato a tutto questo: le Guide culturali locali, l’associazione Il parco di Alessandro Annoni, Ecoistituto della Valle del Ticino, Clorofilla, Comitato Genitori, Consulta giovani, Oratorio Cuggiono, Gruppo astrofilo di Vigevano, volontari di altre associazioni,  nonché un sindaco mescolato come “manovale” tra i volontari. E sapete quanto tempo aveva il più giovane partecipante alla nottata in tenda? Tre mesi. Non sono state solo le costellazioni o gli anelli di Saturno a stupire quella sera.

(Foto di Oreste Magni, Stefano Marangon e Cristina Ferri)

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