Casa dei daini

La Casa dei Daini

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Era una mattina di fine novembre e il folletto del parco percorreva a gran velocità la perimetrale. In questa stagione i sentieri nel bosco sono tranquilli, soprattutto la mattina – sempre se non ci siano in giro il gruppo di camminatrici super chiacchierone! – e il folletto ne approfitta per farsi una corsetta e giocare con gli alberi e il sole a rincorrere luci e ombre, ma quel giorno brusii e rumori di arnesi vari lo bloccarono di colpo: “Sapiens al lavoro”, pensò, e incuriosito si nascose nella boscaglia per sbirciare cosa stava accadendo…

Un gruppone di ragazzi muniti di attrezzi e scarponi stava spazzando via rovi, ramaglie, edere e quant’altro vicino alla casa dei daini, rendendola così più accessibile ai bambini curiosi come lui: ora era facilmente raggiungibile sia dalla perimetrale che dal lato della campagna, il sentiero era stato liberato e anche nel sottobosco non si rischiava di inciampare o pungersi coi rovi. Non che per il folletto fosse un problema infilarsi nella più fitta boscaglia ma ormai stava imparando a conoscere i sapiens e le loro comode abitudini che spesso trovava veramente sciocche ed esagerate.

La casa dei daini è un padiglione esagonale su due piani che una volta era utilizzata come rifugio per gli animali e come punto di avvistamento per la caccia. A fine inverno il terreno che la circonda, se liberato dai rovi, lascia spazio a una splendida piantina strisciante che scintilla grazie ai suoi fiori blu/viola: si chiama pervinca ma viene spesso denominata anche rondine di primavera proprio perché, essendo tra le prime fioriture, annuncia l’arrivo della bella stagione.

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